Rassegna stampa 1999-2004

Bergamo. Le proposte antitraffico dell’architetto D’Alessandro: “La via in auto ai soli residenti” – Ruggeri da Stabello: taxi collettivi e car-sharing

Estratto da “Il Giornale di Bergamo” – luglio 2003

BERGAMO – Ogni giorno il caos si ripete. Automobilisti nervosi bloccati in interminabili code, menile qualcuno cerca di fare il furbo con sorpassi azzardali, ignorando i semafori rossi. Mentre stanno per concludersi i lavori al rondò delle Valli e i disagi connessi al completamento del sottopasso, l’attenzione si sposta poco distante. Via Ruggeri da Stabello, la Circonvallazione e viale Giulio Cesare: il dramma è sempre lo stesso. «Arrivati a questo punto è necessario pensare ad un modello di mobilità urbana sostenibile – commenta – l’architetto Luigi d’Alessandro, coordinatore della prima commissione consiliare per la quarta circoscrizione – in cui i cittadini .siano spinti a ridurre l’uso dall’auto». Sì, perchè il problema non è solo quello del traffico, ma anche dei numerosi incidenti che si verificano troppo spesso sulle strade cittadine. «E’ inutile dire che si vuole il vigile di quartiere quando c’è carenza di organico, piuttosto il problema va risolto a monte». In che modo? «Bisogna pensare a modalità di spostamento urbano alternativo.  Sto pensando al cosiddetto “carsharing”, ossia alla condivisione individuale di auto private o pubbliche e ai taxi collettivi». Oppure spingere i cittadini a usare di più la bicicletta dato che hanno mostrato di apprezzare le domeniche a piedi o ricorrere a soluzioni ferme come limitazioni al traffico cittadino. «Ho chiesto un incontro con l’assessore alla viabilità Enrico Piccinelli e al dirigente servizio strade Dario Tadé per avanzare l’ipotesi di limitare l’accesso ai soli i residenti in via Ruggeri da Stabello in modo da costringere gli automobilisti a percorrere la circonvallazione piuttosto che le vie del centro».
Insomma da una parte c’è la volontà di dissuadere all’utilizzo del mezzo privato, dall’altra il tentativo di studiare percorsi alternativi. «In viale Giulio Cesare, per esempio, si pensa di limitare la velocità di percorrenza ai trenta chilometri orarri, ma anche di rendere più tortuoso il ttacciaio (con aree di sosta, dossi, percorsi pedonali). Oggi come oggi ci troviamo in una fase di stallo senza prospettive di miglioramento, per cui è necessario affrontare il problema con decisione». (v.met.)

16/07/2002

Valtesse: sì della Circoscrizione alla sistemazione del centro anziani

Estratto da “L’Eco di Bergamo” – 2002

Due sono state le questioni più dibattute, lunedì scorso, dal consiglio della quarta ircoscrizione: il progetto di ristrutturazione del centro sociale di Valtesse e la bozza definitiva per l’aggiornamento biennale del piano urbano del traffico sono stati esaminati dalla prima commissione consiliare permanente di studio e votati in consiglio. Ed entrambi i pareri sono risultati decisamente favorevoli, purché integrati con ulteriori proposte del consiglio circoscrizionale.
Il centro sociale di via Biava attualmente ospita 11 centro ricreativo per la terza età di Valtesse, che conta oltre cinquecento iscritti ed è quotidianamente frequentato da decine di anziani. Il progetto di ristrutturazione realizzato dagli uffici del Comune precede una ridistribuzione più razionale del locali, da cui risulterebbero due nuove saie polifunzionali, e il rifacimento del campo bocce. Quest’ultimo ha suscitato perplessità all’interno dell’adiacenti- scuola materna. Ma il nuovo bocciodromo, ricollocato a livello della strada e coperto da un piane con terreno erboso, non toglierà bensì aumenterà lo spazio verde destinato al giardino dell’asilo.
«La riorganizzazione interna – ha precisato il consigliere Ivan Cortinovis deve tenere conto che la struttura continua ad essere innanzitutto un centro sociale aperto a tutti i cittadini, il progetto non deve limitare, strutturalmente, ulteriori e attuali utilizzi degli spazi, ad esempio per le feste di compleanno dei bambini al sabato pomeriggio e per le lezioni, di ballo serali».
«Perciò – spiega l’architetto Luigi D’Alessandro, presidente e coordinatore della prima commissione consiliare di studio – abbiamo chiesto che nell’esecuzione dei lavori si preveda, dal punto di vista degli impianti e della planimetria, un successivo ed eventuale spostamento dei bar interno». Bar che è progettato al piano terra, anche in funzione del campo bocce, e che condizionerebbe l’utilizzo delle sale. Il Consiglio si impegna anche a cercare una sede temporanea, per tutta la durata dei lavori, affinchè il centro anziani continui a svolgere le sue molte attività di volontariato sociale.

Le proposte invece si moltiplicano in merito al piano urbano del traffico. Il consiglio chiede che  vengano istituiti percorsi ciclo-pedonali e una «zona 30» lungo il viale Giulio Cesare per indurre a rallentare l’elevata velocità di percorrenza, mediante non solo segnali stradali (limite di velocità 30Km) ma anche apposito arredo urbano, restringimento della carreggiata e differenziazione delle quote altimetriche stradali. Si auspica un intervento «organico e definitivo» per risolvere i problemi di traffico e di inquinamento atmosferico e acustico in zone quali il nodo di Valtesse, ossia l’incrocio tra la circonvallazione e via Ruggeri da Stabello.
«In funzione non solo della Circoscrizione ma anche di un nuovo accesso a Città Alta conclude l’architetto Luigi D’Alessandro – riproponiamo di creare un parcheggio intermodale nell’interrato dell’area dell’ex tiro con l’arco in via Baioni e di destinare lo spazio soprastante a un parco verde attrezzato e dotato di percorsi ciclo-pedonali verso Città Alta. Spazio di cui il quartiere Conca Fiorita è sprovvisto e che attenuerebbe l’impatto ambientale».

14/09/2001

Dalla 4^ Circoscrizione arriva un parere negativo all’Azienda florovivaistica a Valverde

Estratto da “l’ECO DI BERGAMO” – 14 settembre 2001 – Città Pagina 18

A Valverde le scavatrici lavorano a pieno ritmo: quest’angolo di natura che sale verso Città Alta, tra il verde del Parco dei Colli e i quartieri di Valverde e Valtesse, ospiterà un’azienda florovivaistica. La strada che lo attraversa non sarà una pista iclabile né un percorso pedonale, bensì una via per mezzi di trasporto. E il torrente Morla che lo costeggia potrebbe presentare problemi di inquinamento in seguito allo scarico di materiale contenente sostanze azotate attraverso il sistema fognario.
Lunedì scorso il Consiglio della 4ª Circoscrizione è tornato a discutere della situazione. «Il percorso burocratico – sostiene l’architetto Luigi D’Alessandro, presidente della prima Commissione consiliare permanente di studio – sembra rispettare tutti gli elementi della normativa, ma in casi come questo dovrebbe tenere anche conto di considerazioni di più ampio respiro. Non desideriamo penalizzare il proprietario, perché un privato ha tutto il diritto di chiedere una concessione edilizia, di ottenerla nel caso in cui abbia rispettato le normative e di svolgere la sua attività. Ma desideriamo tutelare anche l’ambiente e il patrimonio pubblico: stiamo da tempo cercando di restituire alla cittadinanza quest’area naturale e suggestiva e di renderla fruibile come parco tra zone ad elevata urbanizzazione».
Insomma, parere negativo all’unanimità: il Consiglio chiede ai tecnici del settore Edilizia privata di effettuare un sopralluogo. Poiché la richiesta, già avanzata in seguito alla seduta dello scorso 11 luglio, è rimasta senza esito, il presidente Alessio Saltarelli ha rimarcato «la necessità di maggiore collaborazione tra gli organismi più vicini ai cittadini e gli uffici centrali».
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Rassegna stampa 1999-2004ultima modifica: 2009-04-16T21:49:00+02:00da luxdal
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